da Redazione | 19 Dicembre, 2019 | Notizie, Italia
Arrestato Oscar Maggioli, 55enne di Riccione, titolare di un canapa shop. I carabinieri, nel corso di specifici servizi dediti al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, avevano avviato un servizio di osservazione nei pressi del negozio di Riccione, notando uno strano via vai di giovani, conosciuti come assuntori, che non si sarebbero di certo accontentati di canapa light.
Pertanto, i militari, sicuri che all’interno del negozio si praticasse attività di spaccio, hanno fatto irruzione, ritrovando 610 grammi di marijuana, già preconfezionata in dosi pronte per la cessione, nascosta nel retrobottega all’interno di alcuni barattoli. Oltre allo stupefacente è stato sequestrato il materiale per il suo confezionamento e la somma contante di 800 euro, ritenuta il provento dell’attività illecita.
L’uomo oggi è stato processato con rito direttissimo. Il giudice ha deciso per la convalida dell’arresto, anche se Maggioli è tornato in libertà poiché incensurato. Ha però l’obbligo di firma per quattro giorni alla settimana.
Fonte: ilrestodelcarlino.it
da Redazione | 17 Dicembre, 2019 | Notizie, Italia
Per la coltivazione e la vendita di piante, fiori e semi a basso contenuto di principio psicotropo (Thc) si stima un giro d’affari potenziale stimato in oltre 40 milioni di euro con un rilevante impatto occupazionale per effetto del coinvolgimento di centinaia di aziende agricole. Sono le stime della Coldiretti in un rapporto che illustra l’industria della cannabis.
La sentenza di maggio scorso
La cannabis light è commercializzabile in Italia, ma allo stato ci sono diverse limitazioni, intervenute con la sentenza della Corte di Cassazione che a maggior scorso ha vietato la vendita di olio, resina e inflorescenze derivanti dalla canapa. Ciò che resta regolari sono gli «alimenti e cosmetici, semilavorati quali fibra», ma anche «carburanti per uso industriale».
Lo stop al Senato
La sentenza però non ha sancito la definitiva chiusa dei negozi di cannabis light. Tuttavia l’emendamento 5stelle stoppato al Senato mette a rischio questo business. Nel testo bloccato dal presidente del Senato Elisabetta Casellati era prevista la regolamentazione della cannabis in forma «essiccata, fresca, trinciata o pellettizzata ai fini industriali, commerciali ed energetici». Si sanciva anche una tassazione di 0,5 euro per grammo sul prodotto finito.
4mila ettari stimati
Secondo la Coldiretti si tratta di un settore che nasconde un forte business. Risultano centinaia di aziende agricole che hanno investito nella cannabis. Inoltre risulta che i terreni coltivati a canapa in Italia nel giro di cinque anni sono aumentati di dieci volte dai 400 ettari del 2013 ai quasi 4000 stimati per il 2018, nelle campagne dalla Puglia al Piemonte, dal Veneto alla Basilicata, ma anche in Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Sicilia e Sardegna.
Non solo fumo
Non solo fumo. La coltivazione della cannabis in Italia riguarda soprattutto esperienze innovative, con produzioni che vanno dalla ricotta agli eco-mattoni isolanti, dall’olio antinfiammatorio alle bioplastiche, dai cosmetici all’alimentare. Tante sono infatti le varianti della canapa nel piatto, dai biscotti e dai taralli al pane di canapa, dalla farina di canapa all’olio, ma c’è anche chi usa la canapa per produrre ricotta, tofu e una gustosa bevanda vegana, oltre che la birra.
Fonte: ilsole24ore.com
da Redazione | 16 Dicembre, 2019 | Notizie, Italia
Rush finale per la manovra economica oggi in Senato. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà ha appena chiesto in aula il voto di fiducia , dopo che il governo ha fatto sue le modifiche, richieste dalla Ragioneria dello Stato, e preso atto delle inammissibilità decise dalla presidente del Senato Elsabetta Casellati. Modifice e decisioni della presidenza di Palazzo Madama sono finite in un nuovo maxi emendamento a cui la commissione Bilancio ha dato il via libera. La Ragioneria aveva chiesto una settantina di correzioni alle prime modifiche apportate dalla stessa commissione Bilancio alla manovra. Tra le 39 misure sotto la lente per le coperture anche il ripristino delle sconto in fattura per eco e sisma bonus per i condomini, mentre si chiede lo stralcio della sospensione del reddito di cittadinanza in caso di lavori brevi e dell’estensione ai pediatri dei fondi per avere macchinari per gli esami in studio. A queste si è aggiunta la richiesta di correzioni definite “di drafting” (di redazione) per altre 29 norme.
Lo scontro più duro si è pero consumato in mattinata, intorno alla norma che dava il via libera alla cannanis light. Il provvedimento, a firma del senatore cinquestelle Matteo Mantero e approvato dalla maggioranza in commissione Bilancio – è stato stralciato dal maxi emendamento presentato dal governo alla legge di bilancio perché giudicato “inammissibile” dalla presidente del Senatoper “estraneità di materia”. A chiedere il vaglio dell’ammissibilità è stata la Lega, che ha dichiarato battaglia alla norma assieme a Fdi. La misura prevedeva che la canapa industriale con un contenuto di Thc non superiore allo 0,5% non venisse più considerata come una sostanza stupefacente.
La scelta della presidenza del Senato ha scatenato in aula la protesta dei cinquestelle. Mantero ha attaccato: “Questo emendamento, è bene precisare, non riguarda la droga ma va ad incidere sugli agricoltori”. Il suo collega Alberto Airola ha accusato la presidente Casellati di aver attuato una “decisione politica”. Casellati ha replicato spiegando che la sua è stata solo una “scelta tecnica”. Mentre Matteo Salvini h acommentato: “Ringrazio la presidente a nome di tutte le comunità di recupero d’Italia. Evitata la vergogna dello Stato spacciatore”. Il capogruppo dei senatori dem Andrea Marcuccinon è voluto entrare nel merito della scelta di Casellati, ma ha sollecitato l’aula a procedere velocemente con i lavori. Il ministro D’Incà ha commentato: “Pur rispettando la decisione e l’autonomia della presidente del Senato, che ha ritenuto inammissibile l’emendamento per la stabilizzazione del settore legato alla produzione e commercializzazione della canapa, non posso non rimanere amareggiato”.
Lo stop alla canapa è stato criticato anche da Riccardo Magi di + Europa e da altri 100 parlamentari dell’intergruppo per la legalizzazione della cannabis: “L’emendamento era assolutamente attinente alla materia del bilancio, rispondendo alle esigenze finanziarie e produttive di un settore che coinvolte migliaia di produttori e lavoratori. A Casellati chiediamo formalmente di rivedere il suo giudizio”.
Stralciati dalla manovra anche altri provvedimenti. Innanzitutto la tobin tax (che introduceva un’aliquota dello 0,04% su alcuni tipi di transazione finanziarie online) e lo slittamento da luglio 2020 al primo gennaio 2022 della fine del mercato tutelato per l’energia. Inoltre la presidenza del Senato ha giudicato inammissibile anche le norme in materia di commissari straordinari, sul personale delle province, sulle modifiche al decreto Sblocca Italia, su modifiche alla legge delle concorrenza, di giustizia amministrativa, sulla magistratura contabile, cambiale digitale, educazione civica, banche di credito cooperativo, informatizzazione Inail, agenda digitale della Pa, misure per l’innovazione e sull’organizzazione del ministero della Giustizia.
Il viceministro dell’Economia Antonio Misiani presente in aula ha chiarito che “i commi stralciati non hanno effetti dal punto di vista della finanza pubblica e anche quelli che hanno effetti sono limitatissimi. Non ravvisiamo la necessità di una nuova relazione tecnica, la ragioneria dello Stato aggiornerà la relazione barrando le norme inammissibili”. E Casellati ha chiosato: “Capisco che erano tutte ornamentali, come volevasi dimostrare”. Questa sera si terrà un vertice di maggioranza, ma non sulla manovra (che a questo punto dovrebbe essere chiusa) bensì su altri temi caldi come giustizia e autonomia. Anche i tre senatori grillini che sono passati alla Lega non dovrebbero mettere a rischio la maggioranza.
Fonte: repubblica.it
da Redazione | 12 Dicembre, 2019 | Notizie, Italia
Dopo una battaglia durata più di due anni, è arrivata una vittoria per il settore della canapa. Ieri è infatti stato approvato un emendamento alla legge di bilancio, che permetterà la commercializzazione dell’infiorescenza di canapa a basso contenuto di THC e della biomassa. Si tratta del subemendamento che porta la firma di Loredana De Petris e Paola Nugnes (LeU), Monica Cirinnà e Daniela Sbrollini (PD), Francesco Mollame e Matteo Mantero (M5S), il manipolo di senatori che sarà probabilmente ricordato per aver liberato la cannabis light. Rientra nel maxi emendamento che era stato approvato al Senato, dove dovrà essere votato, probabilmente con la fiducia. E questo significa che, a meno che non cadrà il governo, la cannabis light sarà finalmente legale. Parliamo di un settore che, con tutto l’indotto, comprende circa 10/12mila lavoratori, tanti quanti quelli dell’indotto dell’ex Ilva, giusto per fare un paragone che possa permettere a tutti l’ampiezza del fenomeno.
Dunque, come si legge nel testo, “a decorrere dal 1º gennaio 2020, la biomassa di canapa (Cannabis sativa L.), composta dall’intera pianta di canapa o di sue parti, è sottoposta ad imposta di fabbricazione applicando al prezzo di vendita le aliquote percentuali in misura pari ad euro 12,00 per mille chilogrammi, per ogni punto percentuale (% p/p) di cannabidiolo (CBD) presente nella biomassa”. Il contenuto di THC dovrà essere sotto lo 0,5% e il raggio d’azione della legge 242 del 2016, quella che regola la canapa industriale, è allargato “alla coltivazione e alla trasformazione di qualsiasi parte della pianta, compresi i fiori, le foglie, le radici e le resine, nonché alle attività connesse di cui all’articolo 2135, comma 3, del codice civile”. Non solo, perché sono previsti anche i prodotti a base di CBD, indicati come “preparati contenenti cannabidiolo (CBD)”, nel rispetto della legge sugli stupefacenti.
“Ragazzi ce l’abbiamo fatta!”, ha commentato il senatore Matteo Mantero su Facebook, spiegando che l’emendamento: “Riguarda principalmente la biomassa, ma che comunque modifica le legge sulla canapa consentendo di commercializzare i fiori e soprattutto modifica il testo unico per gli stupefacenti stabilendo una volta per tutte che sotto lo 0,5% di THC la canapa non si può considerare sostanza stupefacente”.
L’avvocato Giacomo Bulleri, fa notare che “prevede 3 cose fondamentali e cioè che la legge 242 riguarda anche il commercio, che si applica a tutte le parti della pianta, fiore compreso, e stabilisce un limite chiaro di THC per la commercializzazione, che è lo 0,5%, derogando anche il testo unico in materia di stupefacenti. Dunque viene rimesso in moto tutto il settore della cannabis light e degli estratti e oli e stabilisce quello che è droga e quello che non lo è”.
Fonte: fanpage.it
da Redazione | 10 Dicembre, 2019 | Notizie, Italia
Dopo i negozi di cannabis light, la polizia ha messo a segno un blitz in una azienda agricola che coltiva e produce cannabis e che rifornisce proprio quel genere di attività finite nel mirino della questura. I poliziotti hanno sequestrato campioni di infiorescenze in una azienda delle Marche che verranno analizzati per scoprire quanto sia il principio attivo. La Squadra mobile ha risalito la filiera a partire dai prodotti che venivano venduti nella nostra provincia e sono arrivati al produttore. Il titolare dell’azienda agricola è ora indagato per spaccio.
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