Negli stati americani dove la cannabis è legale anche per uso ricreativo è stata registrata una diminuzione che varia dal 20% al 30% dei morti per overdose da oppiacei.
Lo dimostrano alcuni studi recenti effettuati dai ricercatori dell’università del Massachussets e pubblicati sulla rivista Economic Inquiry.
Solo nel 2017 (anno in cui l’epidemia fu dichiarata ‘emergenza sanitaria pubblica’) negli USA, gli oppiacei hanno ucciso oltre 47.000 persone.
La marijuana è legale in 34 Stati e a Washington per uso terapeutico e, per uso ricreativo, in dieci di questi Stati. Confrontando il numero dei decessi per overdose prima e dopo la legalizzazione della cannabis, la ricerca ha fatto notare un forte legame causa-effetto con il calo della mortalità per sostanze oppiacee.
‘Gli stati che hanno legalizzato la cannabis non sono influenzati negativamente come quelli che non hanno legalizzato’, sostiene Nathan Chan, economista e autore dello studio. Una delle spiegazioni del fenomeno sarebbe collegata al ‘crescente numero di persone che alleviano il dolore attraverso il consumo di cannabis e che sono quindi meno a rischio di diventare dipendenti dagli oppiacei’.
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