Finlandia: cittadini a favore della legalizzazione della cannabis

Finlandia: cittadini a favore della legalizzazione della cannabis

Arriva al Parlamento finlandese un’iniziativa dei cittadini che chiede la depenalizzazione dell’uso di cannabis. La proposta ha ricevuto le 50.000 firme richieste la scorsa settimana, con un rush finale che ha visto raggiungere il quorum nelle ultime ore disponibili. L’iniziativa prevede la depenalizzazione del possesso, dell’uso e della coltivazione di piccole quantità di cannabis.

Uno dei principali promotori dell’iniziativa, l’attivista Janne Karvinen, ha dichiarato a Uutiset, il principale programma di informazione della radiotelevisione di Stato finlandese, che la depenalizzazione della cannabis è giustificata dal fatto che la proibizione della droga non ha funzionato. “In primo luogo, punire [l’uso della cannabis] fa più male che bene. Promuove l’esclusione sociale e [le convinzioni per possesso di cannabis] possono ostacolare l’accesso di una persona a posti di lavoro o studi”, ha spiegato l’attivista finlandese.

Karvine appare fiducioso rispetto al fatto che il parlamento finlandese approvi le misure richieste dall’iniziativa dei cittadini: “credo che i parlamentari non vorrebbero opporsi ai benefici che [la depenalizzazione] porterebbe”, ha affermato, osservando che il programma governativo del Primo Ministro ha menzionato anche riforme della politica sulle droghe.

Fonte: fuoriluogo.it

Cannabis: scoperta piantagione da 120 mila euro

Cannabis: scoperta piantagione da 120 mila euro

Scoperta una vasta piantagione di cannabis nel territorio del parco regionale “Fiume Sarno”. In azione i Finanzieri del comando provinciale di Salerno, che hanno sequestrato e distrutto oltre 136 piante di marijuana, ciascuna alta oltre un metro, pronte per la raccolta delle infiorescenze.

Le piante, mimetizzate dalla fitta vegetazione circostante, avrebbero potuto fruttare oltre 120mila euro di profitto.

Nell’area circostante, i militari hanno rinvenuto e sequestrato anche attrezzatura, impiegata dai  bracconieri, per il richiamo e la cattura illecita di uccelli. Coperti sotto un cumulo di sterpaglie, sono stati trovati un richiamo acustico a funzionamento meccanico (“fonofilo”), completo di cavo, batteria e altoparlanti, ed altri di tipo elettromagnetico, unitamente ad una rete e ad alcune gabbie.

Fonte: ottopagine.it

Catania: cannabis nell’armadio

Catania: cannabis nell’armadio

I carabinieri di Catania hanno arrestato il ventenne Giuseppe Stabile per spaccio di droga. I militari nella sua abitazione a San Cristoforo, in mansarda, ha trovato una piccola centrale “fai da te” per la produzione di canapa indiana: all’interno una piantina di cannabis coltivata in vaso, concimi, 10 dosi della stessa droga, un armadio utilizzato per l’essiccazione delle infiorescenze e 85 euro provento dello spaccio.

Fonte: lasiciliaweb.it

Legalizzazione cannabis: ci siamo?

Legalizzazione cannabis: ci siamo?

Giovedì è stata annunciata la nascita di un nuovo intergruppo parlamentare, che ha già raccolto oltre 50 adesioni in poche ore. L’obiettivo primario è quello di ottenere la calendarizzazione della discussione sulla legge di iniziativa popolare per la legalizzazione presentata nel 2016 (supportata da 60mila firme) e l’avvio di un dibattito parlamentare sul tema.

Si tratta di una pianta. Una pianta che cresce in natura, a qualsiasi latitudine. Una pianta amica dell’uomo fin dalle nostre origini. L’abbiamo usata come medicina dal 2.700 a.C. e poi come carta, come combustibile, come tessuto e alimento.

Poi l’abbiamo bandita, improvvisamente: ci è stato detto perché faceva male. La verità è che rappresentava un nemico scomodo per l’industria del petrolio e le case farmaceutiche.

Ora c’è chi la sta riscoprendo, con incredibili benefici sociali ed economici. Si, perché la Canapa è anche bio-plastica, bio-edilizia, energia verde e pulita. La Canapa è occupazione (negli Stati Uniti d’America in questo momento rappresenta l’industria che crea più nuovi posti di lavoro in assoluto). Una risorsa preziosa per noi e per l’ambiente.

Canapa, cannabis, erba, marijuana, ganja: tanti nomi per la stessa pianta. Esatto, è sempre Lei. Nomi che ne distinguono semplicemente i diversi utilizzi. Ma nessuno di questi deve farci paura, perché non ce né motivo.

A livello ricreativo o ludico è sufficiente non abusarne, ovvero utilizzarla eventualmente con responsabilità e consapevolezza (come qualsiasi sostanza che decidiamo di assumere, acqua compresa). Ma chiarito questo aspetto e spiegato soprattutto agli adolescenti (con apposite campagne di sensibilizzazione, come ad esempio stanno facendo molti stati americani), non c’è alcun motivo logico per continuare a osteggiarla.

Ora si può fare. Cosa ne dite, liberiamo la Canapa?

Fonte: beppegrillo.it

Curarsi con la cannabis adesso si può

Curarsi con la cannabis adesso si può

Pesaro, 23 ottobre 2019 – Sarà più semplice l’uso di cannabis terapeutica nelle strutture sanitarie pubbliche marchigiane e nei pazienti affetti da gravi malattie che provocano un dolore resistente alle terapie tradizionali. A due anni dall’approvazione della legge regionale 26/017 partono i primi corsi di formazione destinati agli operatori del sistema sanitario pubblico, ma anche ai medici di famiglia e ai farmacisti, in materia di uso terapeutico della cannabis. Ad organizzarli l’Asur e l’Agenzia regionale sanitaria, che in collaborazione con l’Inrca di Ancona hanno puntato su due format a cui si può partecipare inoltrando la propria iscrizione entro oggi: il primo sarà dedicato alla preparazione e dispensazione della cannabis, il secondo si concentra invece sugli aspetti, farmacologici, clinici, tossocologici del suo uso terapeutico.

Un’iniziativa importante che potrebbe sdoganare definitivamente le terapie a base di cannabinoidi nei casi in cui i trattamenti tradizionali non danno risultati: si parla di malattie neurologiche, infiammatorie croniche, degenerative, autoimmunitarie, psichiatriche. Soddisfazione da parte di Ruggero Fabri, responsabile per Pesaro dell’associazione Luca Coscioni che dal 2002 si batte per l’accesso ai cannabinoidi medici. «A due anni dall’approvazione della legge 26 – afferma Fabri – finalmente un atto concreto che dimostra come la Regione intenda renderla operativa. Sarebbe anche interessante sapere quanti operatori parteciperanno o se sarà necessario ripetere l’iniziativa in ogni singola provincia». Un diritto, quello a ricorrere alla cannabis terapeutica che nelle Marche si è scontrata spesso con numerose difficoltà: scarsa disponibilità dei farmaci e medici poco informati, sono solo alcuni dei nodi che rischiano spesso di rendere quasi impossibile avvalersi di questo diritto. La scarsa disponibilità della materia prima viene segnalata anche dall’Ordine dei Farmacisti, che dal 2016 hanno già organizzato 20 corsi di aggiornamento su questa materia, ha fatto il resto.

«L’Istituto farmaceutico militare di Firenze, che la produce a livello nazionale – precisa il presidente dei farmacisti pesaresi, Romeo Salvi – non riesce sempre a soddisfare tutte le richieste. Allora si cerca di importarla dall’Olanda, non sempre con successo. Per fortuna il Ministero ha recentemente autorizzato le importazioni di cannabis dal Canada». Una questione tutt’altro che secondaria per i numerosi malati che ogni giorno si misurano con il dolore e la sofferenza.

Fonte: ilrestodelcarlino.it