da Redazione | 29 Agosto, 2019 | Mondo, Notizie
Oltre 36 milioni di anziani nel mondo sono colpiti da una
delle malattie simbolo della modernità: la demenza senile. Questa malattia
porta conseguenze altamente debilitanti che possono arrivare fino alla perdita
di ogni autosufficienza motoria e mentale. Questo processo probabilmente
potrebbe essere rallentato dalla cannabis. A sostenere questa tesi sarebbe una
ricerca scientifica pubblicata su Nature Medicine, importante rivista medica.
La ricerca condotta da un team di ricercatori dell’istituto di psichiatria
molecolare dell’Università di Bonn, in Germania, viene intitolata “A chronic low dose of ∆9-tetrahydrocannabinol
(THC) restores cognitive function in old mice” (traduzione: Una
dose bassa e continuativa di THC ripristina le funzioni cognitive nei topi anziani).
I risultati dello studio sui topi in età avanzata sono estremamente
sorprendenti. I ricercatori affermano infatti che la somministrazione
controllata di THC non solo ha invertito il declino correlato all’età delle
prestazioni cognitive dei topi, ma addirittura ha ripristinato i modelli di
trascrizione genetica dell’ippocampo in modo tale che i profili di espressione
dei topi anziani (oltre i 12 mesi) somigliassero molto a quelli degli animali senza
THC di 2 mesi.
In conclusione, il consumo di cannabis potrebbe non solo
contrastare l’avanzare della demenza, ma addirittura invertire il suo corso.
da Redazione | 28 Agosto, 2019 | Italia, Notizie
Un bunker adibito alla coltivazione di marijuana all’interno
di una villa è stato scoperto dai carabinieri della Compagnia di Chivasso e dai
militari di Casalborgone. Le persone arrestate sono due: un 33enne e un 37enne,
entrambi italiani, responsabili in concorso del reato di produzione di sostanze
stupefacenti e furto di energia elettrica. Per tenere i curiosi lontani i due
utilizzavano un cancello alto circa 2 metri ed un sofisticato impianto di
videosorveglianza con telecamere che controllavano ogni angolo dello stabile,
rendendo il bunker una fortezza quasi inespugnabile. All’interno uno stabile di
due piani, composto da nove stanza, di cui sette con pareti rivestite di alluminio
rinfrangente adibite alla coltivazione di marijuana con sistema di
climatizzazione e altre due adibite all’essiccazione della stessa, con lampade
riscaldanti. Sono stati rinvenuti 1264 piante di marijuana, di cui 803 recise e
le restanti di altezza compresa tra i 70 centimetri e i due metri, altri 38
chili di infiorescenze di marijuana, varie lampade, con allaccio abusivo di
corrente elettrica sul traliccio della pubblica via. Successivamente i
carabinieri, perquisendo le abitazioni dei due produttori, sono riusciti a
sequestrare 132 mila euro e 100 chili di marijuana.
da Redazione | 27 Agosto, 2019 | Cultura
Come la cannabis aiuta il nostro lato
artistico
Non è un segreto che molti amanti della
marijuana credano che fare qualche “tiro” prima di ascoltare il nuovo album del
loro artista preferito o di guardare l’ultima puntata della serie del momento
renda l’esperienza davvero migliore, ma…perché?
La risposa, secondo il Dr. Ethan Russo
del gruppo di ricerca di Praga, ha a che fare con il modo in cui la cannabis
influisce sulle nostre sensazioni: il thc riduce l’abilità di una persona di
concentrarsi sul “quadro generale” ma d’altro canto rende più interessanti ed
esaltanti i particolari e, una volta che inizi a concentrarti sulle
sottigliezze di un dipinto, una canzone o un film l’esperienza sarà molto
diversa, e sotto molti punti migliore, rispetto alla stessa esperienza vissuta senza
assunzione di cannabis.
Russo
ricorda uno studio non correlato in cui le capacità dei soggetti durante la visione
di un film sono state temporaneamente migliorate dalla cannabis. “Abbiamo
analizzato questo fenomeno e notato che la retina è molto ricca di recettori
dei cannabinoidi”, osserva.
Questi
stessi recettori sono probabilmente attivati quando vengono introdotti
cannabinoidi come il THC.
L’arte
interagisce anche con i sistemi di “ricompensa” del cervello, in esso infatti c’è
una regione che rilascia sostanze chimiche “di benessere” come la
dopamina e la serotonina quando innescate da esperienze piacevoli. Non
sorprende che i recettori dei cannabinoidi in questa regione siano altrettanto
reattivi al THC.
Storicamente,
molti artisti e creatori sono stati legati all’uso della cannabis. A partire da
Bob Marley fino ai pensatori creativi come Steve Jobs, il filmmaker Oliver
Stone, la cantante Lady Gaga (che ha anche detto di aver bisogno di fumare
cannabis per essere creativa) e innumerevoli altri hanno riportato una spinta
al loro istinto artistico dopo qualche tiro di marijuana.
da Redazione | 27 Agosto, 2019 | Mondo
Negli
stati americani dove la cannabis è legale anche per uso ricreativo è stata
registrata una diminuzione che varia dal 20% al 30% dei morti per overdose da
oppiacei.
Lo dimostrano alcuni studi recenti effettuati dai
ricercatori dell’università del Massachussets e pubblicati sulla rivista Economic Inquiry.
Solo nel
2017 (anno in cui l’epidemia fu dichiarata ‘emergenza sanitaria pubblica’)
negli USA, gli oppiacei hanno ucciso oltre 47.000 persone.
La marijuana è legale in 34 Stati e a Washington per uso
terapeutico e, per uso ricreativo, in dieci di questi Stati. Confrontando il
numero dei decessi per overdose prima e dopo la legalizzazione della cannabis,
la ricerca ha fatto notare un forte
legame causa-effetto con il calo della mortalità per sostanze oppiacee.
‘Gli stati che hanno legalizzato la cannabis non sono
influenzati negativamente come quelli che non hanno legalizzato’, sostiene
Nathan Chan, economista e autore dello studio. Una delle spiegazioni del
fenomeno sarebbe collegata al ‘crescente
numero di persone che alleviano il dolore attraverso il consumo di cannabis e
che sono quindi meno a rischio di diventare dipendenti dagli oppiacei’.
da Redazione | 27 Agosto, 2019 | Mondo, Normative
Dopo oltre 50 anni di politica proibizionista il Lussemburgo
si dichiara pronto a legalizzare la produzione ed il consumo di cannabis sia
per scopi terapeutici che per uso ricreativo. Etienne Schneider, il ministro
della Salute, è convinto che la politica degli ultimi anni non abbia portato a
risultati, anzi, lo sballo avrebbe incuriosito tanto i giovani da portarli a
utilizzare questa sostanza. Pertanto, nei confronti della droga, dichiara Schneider,
sarà necessario avere un atteggiamento più aperto.
La bozza del provvedimento deve ancora essere presentata
al governo ma in linea di massima i punti della manovra saranno questi:
- i maggiorenni lussemburghesi potranno acquistare
la sostanza per uso ricreativo (nel giro di due anni);
- un’agenzia di cannabis gestita dallo stato
regolerà sia la produzione che la distribuzione della materia;
- i minori (età compresa tra i 12 e i 17 anni) non
incorreranno in un reato per il possesso di quantità non superiore ai 5 grammi;
- divieto di acquisto per i non residenti in Lussemburgo
per contrastare il cosiddetto ‘turismo della droga’;
- divieto di auto produzione in casa.
Il progetto dovrebbe essere presentato entro la fine dell’anno
fornendo maggiori dettagli anche in merito ai tipi di cannabis interessati.
Secondo il ministro della salute a seguire il percorso del Lussemburgo
dovrebbero essere anche altri paesi dell’UE. Nel caso in cui la legge fosse
effettivamente confermata, il Lussemburgo si unirebbe al Canada, all’Uruguay e
ad undici stati degli Stati Uniti nel confutare una convenzione delle Nazioni
Uniti sul controllo dei narcotici che impegna i firmatari a limitare a solo
scopo medico e scientifico la produzione, la fabbricazione, l’esportazione e l’importazione,
il commercio, l’impiego e il possesso della cannabis.
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