L’assessore Lipparini: “Per rispondere alla richiesta di malati e ospedali l’unica soluzione è autorizzare nuovi soggetti pubblici o privati”
di MATTEO PUCCIARELLI
Il Comune di Milano chiederà al ministero della Salute di produrre a livello locale il principio attivo derivante dalla cannabis a scopo terapeutico, e intanto domani alle 18 in piazza San Babila ci sarà anche l’assessore alla Partecipazione Lorenzo Lipparini per la manifestazione “Meglio Legale”, la campagna di iniziativa pubblica per la legalizzazione della cannabis e la decriminalizzazione dell’uso delle altre sostanze.
“La produzione di cannabis a scopo terapeutico in Italia è assolutamente insufficiente” dice Lipparini, lunga e attuale militanza radicale. “Il monopolio sulla produzione è lasciato dal governo allo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze, unico ad avere l’autorizzazione per produrre farmaci derivanti dalla cannabis. Per rispondere alla richiesta di malati e ospedali, l’unica soluzione è autorizzare nuovi soggetti pubblici o privati. Noi come Comune abbiamo approvato una mozione che chiede di attivarci per trovare partner e approfondire la possibilità di produrre a livello locale il principio attivo”. Almeno sulla carta il dicastero retto da Roberto Speranza (Leu) potrebbe dare ampi spiragli alla proposta.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha evidenziato più volte come i farmaci contenenti Thc abbiano grandi potenzialità terapeutiche nella cura di varie patologie e nell’alleviamento dei sintomi. In Italia la cannabis può essere prescritta dai medici (compresi i medici di base) già dal 2007 per la cura di malattie come il glaucoma, la Sla, la sclerosi multipla, l’epilessia e non solo. Ma il farmaco è difficile da reperire per via della scarsa formazione del personale sanitario, del complicato iter burocratico legato all’approvvigionamento e del fatto che la produzione nazionale è come detto limitata al solo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze. Secondo il report Estimated World Requirements of Narcotic Drugs 2020 dell’International Narcotics Control Board, l’Italia ha un fabbisogno di 1950 chili all’anno di cannabis medica. A fronte di tale domanda, sulla base di quanto pubblicato sul sito del Ministero della Salute, il centro di Firenze ne ha distribuiti soltanto 146.
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