La Croazia, in questa settimana, si appresta a discutere l’approvazione di una legge che andrebbe a regolamentare la produzione e l’uso della cannabis. Da tempo, a Zagabria, si discute su questa possibilità, ma finora se ne era parlato solo come di un modo per incentivare il turismo in uno dei paesi più belli sull’Adriatico.

Dietro la crescente richiesta di legalizzare la cannabis, però, ci sono anche altri motivi. La legalizzazione della cannabis a scopo ricreativo potrebbe costituire un vantaggio per il turismo, anche alla luce del possibile divieto di consumo ai turisti della marijuana in quel di Amsterdam, che per lungo tempo è stata la patria europea delle droghe leggere. Non è però questo l’unico vantaggio della libera coltivazione della cannabis, almeno stando a quanto sostengono i promotori del disegno di legge.

Tra i principali sostenitori della legalizzazione della cannabis in Croazia troviamo Mirela Holy, ex ministra dell’Ambiente. Uno dei maggiori vantaggi, come spiega anche GreenMe, non è solo quello di poter avere grandi introiti dal punto di vista economico con la marijuana a scopo ricreativo, ma riguarda in primis l’impatto ambientale che la canapa può avere.

Una delle principali caratteristiche della canapa, infatti, è la sua capacità fertilizzante sul suolo: più piante ci sono, migliore sarà l’impatto sul verde, con l’evidente vantaggio della riduzione delle emissioni di CO2 nell’aria. Secondo Mirela Holy, tuttavia, la semplice legalizzazione non basta: occorre innanzitutto varare leggi che regolamentino l’argomento nella sua totalità. «Innanzitutto, occorre contrastare il commercio irregolare, che se non viene affrontato duramente continuerà ad esistere anche in presenza di una libera possibilità di coltivazione» – spiega ancora l’ex ministra croata – «La Croazia resta ancora un paese fortemente conservatore, ma rispetto a qualche anno fa ho notato grandi progressi ed aperture. Spesso l’ostilità nei confronti di questo tema nasce dal pregiudizio, eppure è scientificamente dimostrato che il potenziale di dipendenza da cannabis è minore di quello della nicotina e dell’alcol. Inoltre, nessuno è mai morto di overdose da cannabis, anche se esistono ancora tanti pregiudizi, motivati dagli interessi di determinati gruppi e industrie».

Fonte: leggo.it