da Redazione | 10 Ottobre, 2019 | Italia, Notizie
In casa 111 grammi di marijuana
I carabinieri della stazione di Lonate Pozzolo sono arrivati a lui grazie a una “soffiata”. Un’informazione rivelatasi esatta. Il trentacinquenne gestisce un negozio di prodotti derivati dalla cannabis dove tutto è risultato perfettamente in regola. A casa, però, i militari gli hanno trovato 111 grammi di marijuana decisamente illegale. Tra foglie, fiorescenze e altri derivati. Un tesoretto molto fuori legge. Ed è scattata la denuncia. Il sospetto è che il trentacinquenne, con la scusa del negozio, avesse agganciato una clientela interessata ai prodotti più originali.
Fonte: malpensa24.it
da Redazione | 9 Ottobre, 2019 | Italia, Notizie
È stato un calabrese di 40 anni a chiedere l’intervento della polizia al culmine di una colluttazione con un concittadino 29enne con cui divide insieme alla fidanzata un appartamento alla periferia della città
Ha chiamato il 113 perché la lite con il suo coinquilino era degenerata in una colluttazione, ma gli agenti hanno trovato una pianta di cannabis sul balcone e in casa altri stupefacenti. A finire nei guai, ieri mattina, un 40enne di Catanzaro, denunciato insieme alla convivente, una foggiana di 29 anni, per detenzione di droga ai fini di spaccio. Nella loro stanza sono stati trovati un paio di grammi di hascisc, 88 flaconi di metadone e 6 bilancini di precisione, mentre sul balcone c’erano una pianta per coltivare la marijuana alta 70 centimetri e alcuni vasetti con semi di cannabis. Era stato lo stesso calabrese a chiedere l’intervento della Polizia, al culmine di una colluttazione con il concittadino 29enne con cui divide insieme alla fidanzata un appartamento alla periferia di Bologna. Dopo avere riportato la calma, gli agenti hanno notato che l’uomo tentava nervosamente di non farli avvicinare al balcone. Il suo atteggiamento li ha insospettiti, facendo scattare la perquisizione.
Fonte: corrieredibologna.corriere.it
da Redazione | 8 Ottobre, 2019 | Italia, Normative
Quattro negozi di cannabis ‘light’ sono stati chiusi su disposizione del questore di Macerata, Antonio Pignataro, perché “svolgevano la loro attività in disprezzo delle norme che tutelano la salute pubblica”. Le rivendite colpite dal provvedimento si trovano a Macerata, Civitanova Marche e Tolentino. Tre erano state già colpite da un ordine di chiusura nei mesi scorsi, ma avevano riaperto, malgrado una sentenza delle sezioni unite della Cassazione che aveva vietato la vendita di prodotti contenenti Thc, il principio attivo della marijuana.
“Stiamo purtroppo assistendo”, ha detto il questore Pignataro, “a una maldestra e pervicace strategia criminale delle aziende produttrici: hanno ridotto il contenuto di infiorescenze presenti in ogni singola confezione riducendone il peso da 5 grammi a un grammo, in modo tale che il principio attivo espresso in milligrammi non superi la soglia che erroneamente viene fissata da 2,5 a 5 milligrammi, come se al di sotto di tale soglia non si parlasse di sostanza stupefacente”.
L’attività che ha portato alla chiusura dei ‘cannabis shop’, ha riferito Pignataro, è partita dalla lettera “di un papa’ e di una mamma che chiesero un incontro con me per esprimermi la loro grande preoccupazione riguardo alla facilità con cui il proprio figlio appena adolescente poteva procurarsi sostanza stupefacente in città vista l’apertura di negozi di cannabis light”.
Fonte: agi.it
da Redazione | 7 Ottobre, 2019 | Italia, Notizie
In una operazione di lotta agli stupefacenti, la Guardia di finanza del gruppo di Bassano nei giorni scorsi ha scoperto ventuno piante di canapa indiana, cannabis indica, per un peso complessivo di circa sette chilogrammi. Le piante erano cresciute in un terreno impervio e scosceso nella località “Le Laite”, nel territorio comunale di Lusiana Conco. Nonostante i ripetuti sopralluoghi degli investigatori delle fiamme gialle, però, non è stato possibile arrivare all’identificazione delle persone che avevano avviato la coltivazione illegale. I militari hanno così proceduto al sequestro dell’area con la piantagione e hanno inviato un’informativa alla Procura della Repubblica di Vicenza: una denuncia contro ignoti per il reato di coltivazione di sostanza stupefacente. L’attività investigativa si inquadra nell’ambito della ordinaria azione di controllo economico del territorio per fermare traffici illeciti, finalizzata anche alla lotta ai traffici illegali, tra cui quello dello spaccio di sostanze stupefacenti.
Fonte: ilgiornaledivicenza.it
da Redazione | 4 Ottobre, 2019 | Italia, Notizie
Olive e tonno alla marijuana hanno messo nei guai lo chef siciliano Carmelo Chiaramonte, noto oltre i confini della Trinacria, che si definisce il “cuciniere errante”. Il cuoco 50enne è stato arrestato dai carabinieri e poi rimesso in libertà in attesa del processo, perché trovato nella sua abitazione Trecastagni, nel catanese, in possesso di due piante di cannabis alte 2,5 metri e di mezzo chilo di infiorescenze di canapa indiana contenuti in barattoli.
Chiaramonte di fronte all’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, si è difeso dichiarandosi un «consulente agroalimentare della cucina mediterranea del terzo millennio» alla ricerca di nuovi gusti e aromi. I militari sono stati attratti dalle etichette “Santa Caterina SballOlives”, poste su un contenitore contenente olive trattate alla marijuana e da una bottiglia di vino “Kannamang” nella residenza del cuoco alle pendici dell’Etna. E con altrettanta sorpresa hanno trovato caffè e tonno aromatizzati alla cannabis.
Fonte: iltempo.it
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