Investire sulla cannabis (legale). Un’opportunità presto possibile anche per i risparmiatori europei e italiani, per puntare su un mercato che gli analisti non smettono di tenere d’occhio. È in arrivo infatti il primo Etf europeo dedicato alla marijuana, che sarà disponibile nel Regno Unito, in Irlanda e appunto Italia, lanciato dal fondo canadese Purpose Investments. Si chiamerà Medical Cannabis and Wellness ETF e sarà disponibile dal 13 gennaio, quand sarà quotato in Germania, secondo quanto riporta il Financial Times.

Ma vale la pena investire nell’economia della cannabis? Il più grande Etf dedicato al prodotto, quotato negli Usa, si chiama ETFMG Alternative Harvest, e ha un portafoglio di 673 milioni di dollari, ma nel 2019 ha perso il 28,5%, in anno abbastanza complicato per i sostenitori dell’economia della cannabis, e che ha visto diversi crolli del mercato. Non ha fatto meglio l’altro grande Etf, Horizons Medical Marijuana Life Sciences ETF, canadese, un asset da 327 milioni di euro, che ha perso il 33.8%.

Il fondo Purpose investirà in società attive nel mercato della cannabis legale, della cannabis medica, della canapa e del Cbd. In totale, stimano gli analisti di Jefferies equity research, la marijuana è un affare da 11 miliardi a livello globale (dato 2018), e può toccare i 50 entro i dieci anni. Secondo altri, il mercato potrebbe triplicarsi fino a toccare i 150 miliardi.

Intanto negli Usa, insieme al Canada (unico Paese del G7 ad aver legalizzato l’«erba») uno dei mercati di punta, dal 1° gennaio l’Illinois è diventato l’undicesimo Stato a legalizzare la cannabis. E subito si sono create lunghe file di persone intenzionate ad acquistarla, a Chicago e in altre città dello Stato. C’era anche la luogotenente governatrice Juliana Stratton tra gli acquirenti, che hanno fatto registrare vendite pari a 3,2 milioni di dollari di marijuana in un giorno.
Intanto Tilray, il grande produttore di marijuana canadese, ha siglato un mega accordo per esportare 2,5 tonnellate di cannabis in Israele, dove il mercato della marijuana medica raggiungerà i centomila pazienti alla fine di quest’anno, attraverso una sussidiaria basata in Portogallo. Un modo (forse) per risolvere un grave problema di magazzino: a dicembre, aveva stimato sempre il Ft, in Canada erano rimaste invendute circa 400 tonnellate di marijuana.

Fonte: corriere.it