Ora è ufficiale, Porto Azzurro dice no alla coltivazione e commercializzazione della cannabis e derivati su tutto il territorio comunale. L’ordine del giorno che sancisce il divieto è stato approvato con i voti della maggioranza (si è astenuto il presidente del consiglio comunale, Fabrizio Grazioso) durante l’ultimo consiglio comunale. A promuovere l’istanza il sindaco di Porto Azzurro Maurizio Papi che ha motivato questa scelta con esigenze di tutela della salute dei cittadini e soprattutto dei giovani. «Nessuno nasce cocainomane o eroinomane – ha spiegato il sindaco – è una scala di cui la cannabis è il primo gradino. Il distributore – ha sottolineato Papi – deve servire solo per la Coca Cola o il chewing gum. Se vogliono andarla ad acquistare a Portoferraio lo facciano pure non a Porto Azzurro. Se dovesse esserci una decisione legale che ce lo impedirà ci adatteremo, ma a me interessa tutelare la salute dei nostri ragazzi. Dobbiamo fare in modo, nei nostri limiti, di salvaguardare la loro integrità fisica e mentale». . Nella delibera comunale viene fatto riferimento, tra le altre cose a quanto espresso dal Consiglio superiore di sanità chiamato dal Ministero della Salute ad esprimersi sul fenomeno della commercializzazione della cannabis light e sulla sicurezza e regolarità dei prodotti contenenti thc nella misura di legge, che con nota dell’aprile 2018 raccomanda di attivare “nell’interesse della salute individuale e pubblica e in applicazione del principio di precauzione , misure atte a non consentire la libera vendita di questi prodotti”. Sulla base di queste argomentazioni il sindaco ha invitato il consigliere di minoranza Pinotti che obiettava «se pensava di aprire la mente dei ragazzi imponendo divieti» a metter da parte la politica ed ha annunciato nuove azioni, anche nel suo ruolo di medico di base. «Predisporrò e affiggerò all’interno dell’ambulatorio – ha comunicato Papi – un grosso manifesto invitando i genitori a far fare analisi ai figli fino ai 18 anni. Vedremo cosa verrà fuori. I genitori sapranno dell’esistenza del problema e se vogliono potranno fronteggiarlo. Bisognerebbe partire anche dalle scuole elementari per sensibilizzare i ragazzi».
Il sindaco ha dichiarato guerra su tutti i fronti alla cannabis light ed ha fatto presente durante l’assemblea comunale che chiederà alle forze dell’ordine (che già organizzano incontri nelle scuole per sensibilizzare i ragazzi alle problematiche legate all’uso di stupefacenti) di svolgere lezioni formative e ai professionisti del settore di informare su argomenti di educazione sessuale “soprattutto le bambine”. È stato quindi approvato il divieto su tutto il territorio comunale di coltivazione della cannabis ed ogni forma di commercio al dettaglio in sede fissa, di prodotti o miscele vegetali che contengano canapa sativa anche a basso tenore di principio attivo. —
Fonte: iltirreno.geolocal.it
Commenti recenti