La Drug Enforcement Administration (DEA) ha annunciato l’intenzione di facilitare ed espandere la ricerca scientifica e medica sulla cannabis negli Stati Uniti.

L’annuncio dell’agenzia federale antidroga statunitense è arrivato lunedì 26 agosto, poche settimane dopo che una corte d’appello ha ordinato alla DEA di dare una risposta agli enti che avevano richiesto di effettuare ricerche scientifiche sulla cannabis medica. Infatti, l’annuncio della DEA è stata la conseguenza dell’appello del Scottsdale Research Institute dell’Arizona, che aveva presentato a giugno 2019 una sollecitazione alla DEA.

I ricercatori avevano lamentato il fatto che il monopolio della ricerca sulla cannabis rendesse difficile ottenere forniture di cannabis. Ad agosto 2016, La DEA aveva promesso che avrebbe esteso il programma di ricerca a più coltivatori. Ma questo non è mai avvenuto. Da quel momento i ricercatori hanno fatto causa all’agenzia federale. Prima dell’annuncio di lunedì infatti, la DEA aveva concesso l’autorizzazione federale per coltivare cannabis per uso scientifico e di ricerca solo all’Università del Mississippi. Ma negli ultimi due anni, il numero totale delle richieste per condurre ricerche sulla cannabis è aumentato di oltre il 40%, passando da 384 (gennaio 2017) a 542 (gennaio 2019).

“La DEA sta facendo progressi nel programma di registrazione di ulteriori coltivatori per la ricerca autorizzata a livello federale e collaborerà con altre agenzie federali competenti”, ha dichiarato Uttam Dhillon, amministratore delegato della DEA. “Supportiamo ulteriori ricerche sulla cannabis e i suoi derivati e crediamo che la registrazione di un numero maggiore di coltivatori consentirà ai ricercatori di avere accesso a una più ampia varietà di studi”.

Inoltre, sempre secondo la nota pubblicata dall’agenzia, alcuni estratti della cannabis non richiederanno più la registrazione presso la DEA per coltivare o produrre. L’Agricolture Improvement Act del 2018 (meglio conosciuto come Farm Bill del 2018) ha differenziato i termini “cannabis”(o marijuana) e “canapa” per uso industriale. Di conseguenza, la canapa e i preparati di cannabidiolo (CBD) e THC pari o inferiori ad un livello dello 0.3%, non sono sostanze controllate e di conseguenza non è richiesta una registrazione presso la DEA per quanto riguarda la coltivazione e la ricerca.

Fonte: www.weedworld.it