Negli Stati Uniti recentemente diversi stati hanno legalizzato l’uso della marijuana ricreativa: oltre alle classiche infiorescenze, sono stati creati diversi prodotti commestibili proprio a base di questa sostanza. Dai biscotti e i cioccolatini fino alle caramelle e gli orsetti gommosi. Sembrerebbe però che alcune caratteristiche del cioccolato interferiscano con i test di potenza della cannabis. Infatti, durante uno studio dei ricercatori dell’American Chemical Society, si è visto che nei campioni dove era presente meno cioccolato si ottenevano valori di THC più elevati e più precisi rispetto a quando il cioccolato risultava essere presente in maggior quantità. L’ingrediente del cioccolato incriminato però non è ancora stato scoperto, ma il sospetto principale considerando che il THC è liposolubile ricade sui grassi del cacao.